Ricordando che la Legge di Bilancio 2025 ha rifinanziato, per il periodo 2025-2029, la misura agevolativa "Beni Strumentali - Nuova Sabatini", messa a disposizione dal MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per un importo pari a 400 milioni di euro per il 2025, 100 milioni di euro per il 2026 e 400 milioni di euro per gli anni 2027-2028-2029, si offre un riepilogo delle caratteristiche essenziali della stessa.
Si tratta di misura a carattere nazionale, evoluzione ed "eredità" dell'originaria Legge cd. Sabatini n. 1329/1965, introdotta con il decreto-legge n. 69/2013, convertito in legge n. 98/2013, poi successivamente modificata, prima con Decreto Interministeriale MISE-MEF 25 gennaio 2016 e in seguito con Decreto Interministeriale MISE-MEF 22 aprile 2022. A tali disposizioni si sono succeduti fino ad oggi plurimi interventi normativi di rango primario e secondario, da ultimo quello di rifinanziamento per il periodo 2025-29, sopra menzionato.
Con l'obiettivo di sostenere l'accesso al credito delle imprese e accrescerne la competitività, si rivolge alle MPMI operanti in tutti i settori produttivi, ad eccezione dei soggetti svolgenti attività finanziaria e assicurativa (codice ATECO 2025: sezione L), aventi sede legale o unità locale in Italia.
Gli investimenti agevolabili devono avere ad oggetto l'acquisto, o l'acquisizione mediante leasing finanziario, di: macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali, compresi investimenti in Big Data, Cloud Computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata, meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio Frequency Identification (RFID), sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Tali immobilizzazioni materiali e immateriali devono essere nuove, dotate di autonomia funzionale, correlate all'attività produttiva svolta dall'impresa e devono andare ad aggiungersi ai beni già nella disponibilità dell'impresa medesima, essendo - cioè - esclusa l'agevolabilità di acquisto/acquisizione di beni per sostituirli ad altri già esistenti.
Qualora il bene materiale o immateriale sia 4.0, esso deve rientrare nelle elencazioni rispettivamente previste nell'Allegato 6/A e nell'Allegato 6/B della Circolare direttoriale MIMIT n. 14036 del 15 febbraio 2017 e ss.mm.ii..
Venendo all'agevolazione, a fonte di stipula, tra l'impresa e una/un banca/intermediario finanziario convenzionata/o, di contratto di finanziamento, o leasing finanziario, per sostenere l'investimento, il MIMIT concede un contributo in conto interessi il cui ammontare è pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all'investimento realizzato, ad un tasso annuo del:
2,75% per investimenti ordinari;
3,575% per investimenti riguardanti beni 4.0.
Il finanziamento o leasing, che può coprire l'intero ammontare dell'investimento, e può essere assistito dal "Fondo di garanzia per le PMI" fino all'80% del suo importo, deve avere durata massima di 5 anni e importo compreso tra 20.000 € e 4.000.000 €.
Facendo salvo quanto fin qui detto, si specifica che - per le domande presentate dal 1° gennaio 2023 - qualora l'investimento effettuato dall'impresa sia green, ossia riguardi immobilizzazioni nuove, ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, in grado di migliorare l'ecosostenibilità dei processi produttivi e dei prodotti creati dall'impresa, il tasso d'interesse annuo è del 3,575% (esattamente come nel caso di beni 4.0). L'impresa, al fine di dimostrare il carattere green dell'intervento, dovrà possedere apposita e idonea certificazione ambientale di processo/prodotto.
Gli investimenti agevolabili devono essere avviati successivamente all'invio della domanda di contributo alla banca/intermediario finanziario e conclusi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento/leasing (ad eccezione dei contratti stipulati nel 2022-2023, per i quali il termine è di 18 mesi).
L'agevolazione costituisce aiuto di Stato in esenzione, a valere sui Regolamenti UE pertinenti, in base al settore di appartenenza dell'impresa.
Si segnala, infine, la persistente vigenza, ancorché con dotazione finanziaria in via di progressiva diminuzione, della linea cd. "Nuova Sabatini - Capitalizzazione", prevista a corollario della misura ordinaria esposta finora, dedicata alle MPMI in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione e che realizzano un investimento avente le caratteristiche sopra delineate.
Premesso che la domanda, in tale caso, è presentabile dal 1° ottobre 2024, il contributo in conto interessi concesso sarà pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento di 5 anni e con importo uguale all'investimento, ad un tasso annuo del:
5% per le micro e piccole imprese;
3,575% per le medie imprese.
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In apertura a luglio il bando rivolto alle MPMI
In apertura a breve la misura dedicata al trasferimento tecnologico
Pubblicato il bando regionale rivolto a imprese e P.A.