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MIMIT - FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA TRANSIZIONE INDUSTRIALE

26 Ago 2025

Importante novità per le imprese del settore manifatturiero! Riapre, infatti, il bando nazionale "Fondo per il sostegno alla transizione industriale", pubblicato dal MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La misura è finanziata attraverso fondi del PNRR, per un importo di oltre 134 milioni di euro.

 

 

 

L'obiettivo, pienamente e dichiaratamente green, è sostenere le imprese nella realizzazione di investimenti per l'efficienza energetica, la produzione rinnovabile per l'autoconsumo e la trasformazione sostenibile del processo produttivo.

 

 

 

Possono partecipare soggetti di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio italiano, che esercitano - nell'unità produttiva interessata dal progetto agevolato - attività economica rientrante nella sezione C della classificazione ATECO 2007.

Ulteriori requisiti chiave - fra i vari previsti dalla misura - sono: possesso di DURC regolare; rispetto della normativa antimafia; soddisfazione dell'obbligo di stipula di polizza assicurativa cd. catastrofale (secondo i relativi tempi di entrata in vigore).

 

 

 

Formano oggetto dell'agevolazione programmi di investimento, relativi ad un'unità produttiva, che intervengono sul processo produttivo esistente e perseguono:

1. una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa, e/o

2. un uso efficiente delle risorse/la circolarità del processo produttivo, mediante la riduzione di acqua/materie prime/semilavorati impiegati e/o dei rifiuti prodotti.

In stretta connessione con essi, è possibile - eventualmente - aggiungere anche azioni per la formazione del personale (non oltre il 10% delle spese complessive del programma di investimento sopra indicato stesso).

Il valore totale degli interventi deve essere compreso tra un minimo pari a 3 milioni di euro e un massimo pari a 20 milioni di euro.

Necessari - inter alia - il rispetto del principio di matrice europea a tutela dell'ambiente cd. DNSH ("Do No Significant Harm" - Non Arrecare un Danno Significativo) e la presentazione, insieme alla domanda, di perizia tecnica asseverata (redatta da soggetto qualificato: ingegneri, periti industriali, EGE, società ESCO...) che descriva l'intero investimento presentato, e, in particolare, gli effetti di efficientamento energetico e di circolarità e gli obiettivi ambientali da realizzarsi.

 

 

 

Nell'ambito di entrambe le macro-tipologie di investimenti ammessi, sopra elencate, è possibile realizzare anche un cambiamento fondamentale del processo produttivo, incidendo sostanzialmente su di esso, al fine di conseguire gli obiettivi ambientali prefissati.

Non solo: nell'ambito di progetti volti alla maggiore efficienza energetica dell'attività d'impresa, è agevolabile la realizzazione, a fini di autoconsumo, di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di idrogeno rinnovabile, di impianti di cogenerazione ad alto rendimento da fonti rinnovabili, e di impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta.

 

 

 

Possono essere sostenute spese per: suolo aziendale e sue sistemazioni; opere murarie e assimilate; impianti e attrezzature nuovi; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Per la formazione del personale sono ammesse spese per: personale relative ai formatori; costi di esercizio per formatori e partecipanti; consulenze.

 

 

 

L'agevolazione prevista è concessa in regime cd. di esenzione generale (Reg. UE n. 651/2014 - GBER) sotto forma di contributo a fondo perduto, calcolato in percentuale delle spese sostenute, con intensità variabili in base alla tipologia specifica di progetto effettuato. Sono previste significative maggiorazioni di intensità per le piccole (generalmente +20%) e per le medie (generalmente +10%) imprese, nonché in funzione della localizzazione geografica dell'investimento agevolato.

 

 

 

Le domande potranno essere presentate dal 17 settembre al 10 dicembre 2025, e verranno valutate con procedura a graduatoria. Alle imprese il cui progetto consente un risparmio nell’utilizzo di materie prime critiche pari o superiore al 5%, o che sono in possesso di rating di legalità, certificazione ambientale/della parità di genere sarà assegnato un punteggio premiale.

 

 

 

Per ricevere maggiori informazioni e consulenza a te dedicata, anche alla luce della forte ricchezza e complessità di requisiti tecnico-giuridici previsti dalla misura, o conoscere altre opportunità per la tua impresa, contattaci!

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