E' di oggi la notizia che la Commissione Europea ha approvato il regime di aiuti da 700 milioni di euro, proposto dall'Italia a sostegno delle imprese danneggiate dalla guerra della Russia contro l'Ucraina.
Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022 e modificato il 20 luglio 2022, che si fonda sull'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che riconosce che l'economia dell'UE sta subendo gravi perturbazioni.
Lo scopo è garantire alle imprese, colpite dall'attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni, liquidità sufficiente per proseguire la propria attività economica.
La misura sarà accessibile alle PMI e a quelle con meno di 1500 dipendenti (imprese a media capitalizzazione o Mid-Cap) attive in tutti i settori colpiti dall'attuale crisi geopolitica, con l'esclusione di quelle operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca, dell'acquacoltura, del settore bancario e finanziario, nonché le società commerciali e di intermediazione commerciale.
Il regime, inoltre, sarà accessibile alle imprese con un fatturato estero medio complessivo, negli anni 2019, 2020 e 2021, pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale degli stessi anni.
Per essere ammissibili, le società devono inoltre rifornirsi per determinate parti dell'insieme delle loro forniture dall'Ucraina, dalla Russia o dalla Bielorussia e prevedere, per l'esercizio finanziario 2022: un aumento del costo unitario medio delle forniture o una riduzione dei quantitativi di forniture provenienti dagli stessi paesi di almeno il 20% rispetto alla media registrata nel 2019, 2020 e 2021.
Gli aiuti non potranno comunque superare i 500.000 euro, eccetto che per le imprese che operano nel settore dell’agricoltura, a cui spettano al massimo 62.000 euro e a quelle della pesca, massimo 75.000 euro, e saranno concedibili fino al 31/12/2022.
Il quadro temporaneo di crisi rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022 per le misure di sostegno alla liquidità e le misure a copertura dell'aumento dei costi dell'energia. Gli aiuti a sostegno della diffusione delle energie rinnovabili e della decarbonizzazione dell'industria possono essere concessi fino alla fine di giugno 2023.
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