Regione Lombardia ha pubblicato il testo definitivo del Bando "Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere all'aria aperta", finanziato con risorse del PR FESR 2021-27.
La misura è rivolta alle MPMI che esercitano o che dichiarano l'intenzione di esercitare, ai sensi di relativa SCIA o altro titolo abitativo, attività ricettiva alberghiera o attività ricettiva non alberghiera all'aria aperta, identificata mediante CIR (Codice Identificativo Regionale) e CIN (Codice Identificativo Nazionale). Si tratta, dunque, di: alberghi o hotel; residenze turistico-alberghiere; condhotel; alberghi diffusi; villaggi turistici e campeggi.
Sono escluse le imprese operanti nel settore del tabacco; quelle aventi codice ATECO 2025 primario rientrante nella sezione A e quelle già beneficiarie di agevolazione a valere sull'omonimo Bando regionale, nelle edizioni 2023 e 2024.
Per le imprese, poi, che già esercitano l'attività detta, è richiesto anche, laddove il requisito sia applicabile, l'essere in regola con la comunicazione dei flussi turistici e con la denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’Autorità di pubblica sicurezza, con riferimento ai due anni precedenti la domanda di agevolazione.
Prevista, invece, per tutti i soggetti partecipanti al Bando è la necessità di aver stipulato, ai sensi della legge n. 213/2023 e ss.mm.ii., polizza assicurativa a copertura dei rischi derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali.
La misura contempla due linee di intervento possibili:
1. riqualificazione di struttura ricettiva alberghiera o non alberghiera all’aria aperta, gestita come impresa, già attiva al momento della presentazione della domanda;
2. realizzazione di nuova struttura ricettiva alberghiera o non alberghiera all’aria aperta, gestita come impresa.
In ambedue i casi, il progetto deve: essere realizzato presso un'unica sede operativa ubicata in Lombardia e in conformità alla disciplina urbanistica comunale vigente; essere avviato dalla data di presentazione della domanda di agevolazione; rispettare il principio posto a tutela dell'ambiente cd. DNSH ("Do No Significant Harm" - Non Arrecare un Danno Significativo) e, se pertinenti, i requisiti della verifica climatica (art. 73, par. 2, lett. j) Reg. UE n. 1060/2021), del rispetto della normativa in tema di efficienza energetica in edilizia, di invarianza idraulica e idrologica, di autorizzazione paesaggistica e di autorizzazione all’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali e di esame paesistico, di valutazione di incidenza ambientale sui siti Rete Natura2000; essere realizzato entro 18 mesi dalla notifica del provvedimento di concessione dell'agevolazione.
Inoltre, l'investimento minimo ammissibile è pari a 80.000 €.
Sono agevolabili spese per: arredi; macchinari; attrezzature; hardware e software; opere edili-murarie e impiantistiche; spese generali e, se l'impresa che gestisce l'attività ricettiva è anche proprietaria dell'immobile in cui la esercita o conduce quest'ultimo in forza di locazione stipulata con proprietario persona fisica non imprenditore, sono ammesse anche le spese di progettazione e direzione lavori.
L'agevolazione, concessa in regime de minimis, assume la forma del contributo a fondo perduto, di intensità pari al 50% delle spese ammesse sostenute e fino ad un massimo ottenibile di 300.000 €.
Possibilità di presentare domanda dal 21 luglio 2025 al 9 ottobre 2025. La procedura a cui saranno sottoposte le istanze di contributo è di tipo valutativo a graduatoria.
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In apertura a breve la misura dedicata al trasferimento tecnologico
Pubblicato il bando regionale rivolto a imprese e P.A.
Riepilogo delle caratteristiche essenziali della misura